Alcolismo: cause effetti sintomi di un male che da millenni viviamo in società

Ogni giorno si sente parlare di casi di violenza in famiglia, di incidenti stradali mortali, di risse tra adolescenti, di figli bugiardi e che frequentano cattive compagnie… ad ogni età e da sempre uno psicologo che si ritrova ad affrontare problematiche di questo tipo chiede: “Chiedo scusa, che rapporto ha con l’alcol?”.

L’alcol, infatti, a causa della sua forte tollerabilità sociale, non viene percepito come una sostanza pericolosa; esiste da sempre e  da sempre è associata alla festa e al divertimento. Persino Gesù nel suo primo miracolo interviene per far sì che l’alcool durante un matrimonio non finisca. Bere un bicchiere di vino, quindi, non è mai associato allo sballo eppure molte persone dietro quel bicchiere si perdono e logorano pian piano la loro vita e il loro corpo cercando quantità  sempre più elevate. Alla base, solitamente, c’è una personalità dipendente, incapace di gestire le relazioni e le frustrazioni. Tutti, quindi, iniziamo a bere, alcuni però sono destinati, a causa dei loro  vissuti, a perdere il controllo. I risultati sono sempre gli  stessi: si  inizia a stare fuori casa più tempo, a infastidirsi per cose banali, a sperperare più denaro, a perdere il controllo nelle situazioni di frustrazione e a divenire violenti e bugiardi. Si nega il problema e si  nega il fatto stesso di aver bevuto anche di fronte all’evidenza. A pagare è, in primo luogo, la persona dipendente, che continua a ripetersi che è l’ultima volta ma che non riesce a pensare ad  altro che all’alcol e trova in quel sorso un ristoro e un relax sconosciuti altrove, relax che hanno breve durata considerato il senso di colpa e la paura di essere scoperti che subito dopo inizia ad attanagliare. Immediatamente dopo è la famiglia a pagare: la rabbia, l’assenza fisica e mentale, la mancanza di denaro, la preoccupazione che prima o poi accada il peggio.

Quindi ecco che il terzo ma non ultimo fattore da non trascurare che è la società: l’alcolista  assopisce i suoi  filtri e la sua morale e si espone negativamente  in società guidando in stato di ebbrezza, compiendo atti di violenza, piccole delinquenze... L’alcol diventa così estremamente pericoloso e se non si interviene per tempo le conseguenze sono il più delle volte devastanti. La psicoterapia fa intravedere nell’alcolista la bontà e le capacità che sembrano perdute  e aiuta a decidere di dirigersi vero una svolta che sia quella di non bere più o, se l’alcolismo è estremamente incarnato, di intraprendere percorsi più intensivi come gruppi di auto mutuo aiuto, comunità terapeutiche…

Tutto sta ad iniziare e ad accettare che l’alcolismo, come la depressione, l’ansia o come un qualsiasi altro problema fisico è una malattia e va curato.

Dott.ssa Erica Carbone
Psicologa Psicoterapeuta - Salerno


Psicologa Salerno

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