La Psicoterapia Sistemico – Relazionale studia il comportamento dell’individuo concentrandosi non solo sul sé e i suoi risvolti ma anche e soprattutto sull’ambiente in cui vive ovvero sul sistema e sulla rete di relazioni significative di cui fa parte.
Ciò porta, inevitabilmente, la famiglia al centro di tutta la pratica clinica.
Questa pratica dell’approccio sistemico ha rivoluzionato il modo di considerare le categorie cliniche (il sintomo, la diagnosi e il trattamento) operando una vera e propria ridefinizione in termini relazionali. In quest’ottica, gli eventi di un singolo individuo influenzano l’intera famiglia.
Il sintomo, dunque, non va più considerato come l’espressione di problematiche di un singolo individuo ma diviene l’espressione di una disfunzione dell’intero sistema familiare; la diagnosi, allo stesso modo, coinvolge non solo il portatore del sintomo ma anche il suo intero contesto.
La terapia, infine, si baserà sull’osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia, preoccupandosi di modificare, attraverso un processo di co – costruzione tra terapeuta ed individuo/famiglia, i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso, stimolando le risorse familiari e rafforzando sia il funzionamento individuale sia quello familiare.
Nella Terapia individuale sistemica gli incontri prevedono una convocazione individuale.
Ciò significa che non sarà necessario coinvolgere la famiglia di colui che chiede aiuto.
È chiaro, però,che l'individuo, pur presentandosi solo nella stanza di terapia, porterà ugualmente con sé tutte le relazioni significative che animano la propria vita.
La mia attenzione, dunque, sarà rivolta alla dimensione relazionale ed interattiva del paziente, non tralasciando comunque pensieri, emozioni, storie e vissuti legati alla sua individualità. In alcuni casi tale tipo d’approccio si configura come naturale introduzione o prosecuzione di un percorso familiare o di coppia.
La terapia Sistemico-Relazionale è, attualmente, uno dei rami della psicoterapia più diffusi a livello mondiale.
Questo orientamento si diffuse negli Stati Uniti durante la seconda metà del secolo scorso grazie alle teorie della cibernetica e alla teoria dei sistemi.
I centri di sviluppo della terapia sistemica familiare furono, in primo luogo, la "Scuola di Palo Alto" e il Mental Research Institute i cui maggiori esponenti furono Gregory Bateson, Don D. Jackson, Jay Haley, Paul Watzlawick, ancora oggi fari guida per gli psicologi che si apprestano ad aderire a questo orientamento psicoterapico.
A consentire una buona diffusione in Europa e in Italia di questa psicoterapia è stato il lavoro di alcuni psicologi quali Mara Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin e Giuliana Prata.
Gli ambiti in cui la psicoterapia sistemico relazionale ha trovato maggiore riscontro sono stati la patologia psichiatrica degli adulti, il trattamento dei disturbi alimentari, il campo delle tossicodipendenze e le problematiche che riguardano la separazione-divorzi e nelle problematiche scolastiche.
Dott.ssa Erica Carbone
Psicologa Psicoterapeuta - Salerno